Imparare a parlare è tra le imprese più complicate che la specie umana riesca a compiere, tanto che la psicologia, la linguistica e le neuroscienze, pur avendone descritto le principali tappe, ancora non riescono a spiegarla efficacemente.

Il termine sviluppo fonetico-fonologico significa imparare a riconoscere, riprodurre e rappresentare mentalmente i suoni che caratterizzano una lingua, le strutture sillabiche in cui questi suoni si combinano nelle parole, e quelle prosodiche, che danno forma melodica agli enunciati; significa anche saper utilizzare queste rappresentazioni per guidare l’apparato articolatorio ad eseguire quei movimenti diversi coordinati in un tempo breve.

A differenza di quanto ritenuto nei decenni scorsi, è ormai certo che prima il bambino impara alcune parole e solo successivamente utilizza i suoni delle prime parole per formarne delle nuove (competenza fonologica).

Questo spiega perché, talvolta, alcune consonanti sono prodotte correttamente in una parola e non in altre, ed anche perché, per intervenire sulla produzione articolatoria è necessario che il bambino abbia un vocabolario sufficientemente esteso (almeno 20 parole a 18 mesi, almeno 50 parole a 24 mesi).

Durante lo sviluppo linguistico, il bambino raggiunge la maturità articolatoria per i vari fonemi in determinati tempi.

Talvolta, tale processo risulta rallentato per alcuni suoni ed il bambino presenta, dunque, delle difficoltà articolatorie correlate a disturbi organici o funzionali.

La difficoltà della progressione dello sviluppo del linguaggio, se trascurata, può comportare un disturbo degli apprendimenti scolastici.

Da questa riflessione è nata l’idea di creare un materiale rieducativo, relativo al disturbo fonetico-articolatorio, idoneo per i bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni.

Il suddetto materiale, oggetto della sperimentazione della tesi, è mirato all’impostazione e automatizzazione di tutti i fonemi consonantici della lingua italiana, mediante tessere figurate, attività grafiche e ludiche di varia tipologia e giochi come il memory e il domino.

Il trattamento riabilitativo è stato effettuato presso l’Unità Operativa III della Clinica Otorinolaringoiatria Foniatrica Universitaria G. Bartalena dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, con sedute a frequenza bisettimanale, tra il Febbraio 2008 e il Febbraio 2009.

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